Guida al colloquio di lavoro per parrucchieri

Gestione del salone

Guida al colloquio di lavoro per parrucchieri

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Sei alla disperata ricerca di una nuova persona da inserire nel tuo team e non sai come condurre il colloquio di lavoro?

Allora stai leggendo l’articolo giusto!

Noi del team Joelle, leader italiani nella consulenza e nella formazione per parrucchieri, oggi vogliamo parlarti di come condurre al meglio un colloquio di lavoro per scegliere la persona più adatta per il tuo salone.

Quali sono i vantaggi di un buon colloquio di lavoro

Abbiamo già visto insieme come scrivere un annuncio di lavoro efficace al fine di selezionare persone ambiziose che abbiano voglia di imparare.

Ora sta a te scegliere il collaboratore giusto: ci riuscirai preparando attentamente i colloqui, facendo le domande giuste e seguendo piccole accortezze che si riveleranno decisive.

I nostri consigli per condurre un colloquio di lavoro efficace

Il colloquio di lavoro è l’ultimo step che precede l’assunzione di un nuovo collaboratore, è fondamentale per capire se il candidato di fronte a te è veramente all’altezza di entrare nel tuo team ma soprattutto se tu sei la persona adatta per valorizzare il suo potenziale.

Un colloquio di lavoro ben strutturato ti farà trovare i collaboratori ideali

Per questo va preparato con la massima attenzione.

Prima di iniziare la selezione prendi in considerazione questi nostri consigli.

Cura l’ambiente del colloquio di lavoro

Accogli il candidato in un ambiente confortevole: in questo modo metterai il tuo possibile futuro collaboratore a suo agio.

È inevitabile che si crei un po’ di tensione, ma accogliendo il candidato con la stessa gentilezza che avresti nel ricevere un ospite a casa lo aiuterai a rispondere alle tue domande con tranquillità e senza ansia.

Basta poco, anche una semplice bottiglia d’acqua con un bicchiere lasciati sul tavolo.

Prepara una scaletta e prendi appunti

Prepara una scaletta con le possibili domande e scrivi una lista dei possibili bonus o malus da incrociare con le risposte del candidato.

Ogni candidato è una persona a sé e le domande possono variare anche in base alla sua storia e alle sue risposte, ma cerca di seguire una traccia comune a tutti.

E non dimenticare di prendere appunti: segnati tutte le impressioni del colloquio, le parole chiave, i punti di forza e le debolezze, annota le risposte alle tue domande.

È un’azione indispensabile quando devi sostenere tanti colloqui ravvicinati o se pianifichi assunzioni distanti nel tempo.

Per non mettere a disagio il candidato avvisalo che prenderai appunti durante tutto il colloquio.

Inizia parlando di te

Prima di iniziare a fare domande, parla brevemente del tuo salone, del tuo team, del tuo approccio al lavoro.

Questa parte introduttiva farà sì che il tuo colloquio non venga percepito come un interrogatorio, ed è un consiglio molto utile anche per sciogliere la tensione.

Finiti tutti i convenevoli non ti rimane che iniziare a fare le tue domande al candidato.

Operatività del colloquio di lavoro

Come impostare le domande

Ma quali sono le domande giuste da fare al colloquio?

Quelle più aperte possibili: niente domande che presuppongono una risposta sì/no.

Evita le domande generiche tipo “Ti piace questo lavoro?”, oppure “Ti piace stare a contatto con le clienti?”.

Meglio chiedere “Quando hai iniziato a pensare di voler fare la parrucchiera?”, “Da cosa è nata la tua passione per il mondo dell’hairstyling?”

Lascia al candidato tutto lo spazio per esprimersi e raccontare le sue esperienze e la sua personalità, senza mai interrompere le sue risposte.

Mantieni un ascolto attivo: guarda il candidato negli occhi e mostra interesse alle sue risposte.

Domande tecniche

Chiedi al tuo candidato come si è comportato o come si comporterebbe durante una tipica situazione della tua attività o alle prese con qualche imprevisto del salone.

Il colloquio di lavoro è lo strumento per trovare i collaboratori adatti al tuo salone

Questo ti farà capire i suoi punti di forza e i suoi margini di miglioramento, e soprattutto come potrai aiutarlo per sviluppare al meglio il suo potenziale.

Non si tratta di rispondere bene o male, non è un esame, ma di capire se quella persona si adatta al tuo contesto lavorativo e al tuo modo di lavorare.

Domande relazionali

Le esperienze sociali permettono di capire come una persona sia capace di rapportarsi con gli altri, quanto sia spontanea, empatica, simpatica, espansiva o introversa.

Il primo indizio è il modo con cui si relaziona durante il colloquio.

Il modo in cui ti ha stretto la mano durante la presentazione, se ti guarda negli occhi mentre parla o abbassa la testa, la sua gestualità sono piccoli particolari che possono dirti molto.

Passioni e interessi del candidato

Domande più dettagliate ti permettono di entrare nel vissuto della persona e capire come potrebbe comportarsi in diverse situazioni della vita lavorativa, come le ha affrontate e che risultati ha ottenuto.

Evita però le domande personali attinenti alla vita privata, non devi mettere in imbarazzo o a disagio il tuo interlocutore ma capire il suo approccio al lavoro e le sue capacità relazionali.

Ma non c’è niente di male a chiedergli dei suoi interessi, dei suoi hobby, delle sue passioni.

Sono proprio queste le domande che fanno emergere le sue soft skills, quelle competenze che non riguardano la tecnica ma le sue qualità caratteriali e relazionali.

Nel nostro settore il contatto con il pubblico è tutto.

Entusiasmo, amore per il lavoro e per i clienti, capacità comunicative, pazienza e comprensione sono qualità ancora più importanti delle competenze tecniche, che si possono invece acquisire nel tempo.

Devi chiederti: questa persona ha la predisposizione al servizio e alla cura della persona? Intuisce l’importanza dell’aspetto interpersonale e relazionale? 

Le domande del candidato

Un candidato che fa molte domande si pone in una luce diversa rispetto a un altro che si limita solo a rispondere.

È un segnale di coscienza analitica, tipica di una personalità attenta, curiosa e riflessiva che se assunta in salone di certo non si limiterà ad eseguire il compito assegnato.

Cerca allora di rispondere a tutte le domande del tuo candidato, anche a quelle relative alla sua futura retribuzione.

La scelta del candidato

Prima della fine del colloquio di lavoro spiega al candidato cosa ti aspetti da lui, o da lei, e osserva la sua reazione.

Dopo che hai sentito tutti i tuoi candidati prenditi qualche giorno di tempo per controllare tutti i tuoi appunti e rimetti in ordine le tue idee.

Se il colloquio di lavoro aveva lo scopo di un’assunzione immediata non ti resta che chiamare il migliore dalla rosa dei candidati e proporgli di entrare nel tuo salone.

Non dimenticarti però degli altri: rispondi a tutti anche comunicando un esito negativo, e salvati i nomi di quelli che si sono dimostrati all’altezza ma non sono ancora pronti.

Sentire dei candidati anche senza un bisogno immediato è una strategia saggia e lungimirante, segnati i nomi dei candidati con i requisiti per entrare nel tuo salone, scrivi una lista in ordine di preferenza, e richiamali quando ne avrai bisogno.

Sei pronto per il tuo prossimo colloquio di lavoro

Siamo giunti alla fine della nostra guida a come predisporre un colloquio di lavoro.

Ora sei pronto per affrontare qualsiasi selezione tu abbia in programma, ogni volta che avrai bisogno di ampliare o sostituire lo staff del tuo salone.

Per prepararti al meglio non perderti il video che abbiamo pensato per te, in cui troverai tante altre indicazioni!

Noi di Joelle siamo sempre pronti a supportarti in ogni tua mossa e ad assisterti nella gestione del tuo salone!

Per saperne di più compila il form a questo link, saremo felici di rispondere a tutte le tue domande!

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